el lungo corridoio che apre la sezione d’arte moderna e contemporanea trova collocazione un’importante collezione di sculture, donata al Museo nel 1976 dall’ingegnere e medico faentino Vittorio Dal Borgo. Si tratta di una collezione molto omogenea, che raccoglie numerose opere in bronzo, gesso, terracotta e marmo realizzate da alcuni tra i più noti scultori del Novecento, principalmente di scuola lombarda come Giacomo Manzù, Tullio Figini, Giovanni Prini e Lello Scorzelli.
Da segnalare la presenza di una preziosa testina bronzea, l’Enfant juif firmata dal grande scultore torinese Medardo Rosso. Si tratta di uno dei pezzi più rappresentativi dell’opera del maestro, che ben testimonia la sua ricerca volta a tradurre in scultura la sensibilità dell’impressionismo pittorico.
Del bergamasco Giacomo Manzù è invece un piccolo bassorilievo in bronzo raffigurante la Deposizione dalla croce realizzato intorno al 1940.